martedì 20 agosto 2013

Giulio Camuzzoni

Il 20 agosto 1816 a Verona nacque Giulio Camuzzoni avvocato e politico italiano.
Membro dell'alta borghesia veronese si recava spesso nei salotti cittadini frequentati da altri illusti cittadini quali Aleardo Aleardi e Angelo Messedaglia.
Nel 1867 venne eletto sindaco di Verona e si occupò sin da subito di scolarizzare la cittadinanza costruendo nuove scuole che passarono da 7 a 18 con un aumento del 233% degli alunni e organizzò corsi serali per adulti a spese del comune.
Successivamente si occupò dell'industrializzazione della città in quanto fino al 1866 Verona ,essendo una delle fortezze del Quadrilatero,era stata sottoposta alla rigida dominazione austriaca e alle sue servitù militari , che avevano provocato un rallentamento nella sua economia ed in particolare nello sviluppo industriale.
Nel 1870 Verona non aveva ancora conosciuto la rivoluzione industriale che era invece sbocciata nelle altre città europee,la popolazione era per lo più impiegata nel settore agricolo e di piccola attività manifatturiera.
In questo contesto per favorire lo sviluppo industriale e per dimunuire la forte disoccupazione che affliggeva la popolazione Camuzzoni incaricò l'ingenier Enrico Carli di progettare un canale industriale che attraversasse la periferia veronese.
Purtroppo i lavori subirono dei ritardi anche a causa dell'alluvione del 1882 e quando il canale fù concluso nel 1885 l'industria manifatturiera era in forte crisi e il canale sarà quasi del tutto inutilizzato fino al primo dopoguerra quando finalmente inizierà l'industrializzazione della città e il canale mostrerà tutta la sua utilità ed efficenza.
La gestione amministrativa di Camuzzoni dimostra come non servano vagonate di soldi per fare le opere perchè creado lavoro e coinvolgendo la cittadinaza gli enti pubblici ,siano essi comuni,province,regioni o Stato  , hanno sempre il loro ritorno economico e sociale .
Altri sindaci di oggi vantano una buona amministrazione avendo venduto immobili comunali per decine di milioni di euro solo per mantenere il bilancio comunale, togliendo spazio vitale alla fiera di Verona ormai morente per spostare tutti gli eventi a Milano e senza investire un euro .
Ecco la differenza tra Camuzzoni e i sindaci di oggi, nel 1800 la cosa pubblica era sacra e mai si sarebbe pensato di svendere immobili pubblici per mantenere il bilancio tutt'al più si sarebbe venduto per investire; oggi invece si vende per poter dire ai quattro venti "io sono un bravo amministratore" perchè poco importa se una volta lasciato l'incarico la città sarà stata tutta svenduta e i cittadini saranno in mezzo a una strada senza lavoro perchè loro diranno " quando c'ero io i conti erano a posto" ormai è questa la linea da seguire ce lo chiede l'Europa e tutti i politici , sindaci compresi ,fanno quello che viene loro ordinato compreso massacrare i propri cittadini.

Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale



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