Il 14 agosto 1988 morì Enzo Anselmo Ferrari, ingeniere,pilota automobilistico e imprenditore italiano fondatore della Casa autombilistica Ferrari eccellenza italiana invidiata da tutto il mondo.
Figlio di un meccanico di Modena Enzo si appassionò ai motori sin da giovane e a soli 16 anni divenne corrispondente da Modena per la Gazzetta dello Sport.
Tra il 1915 e 1916 morirono il padre il fratello maggiore e nel 1917 venne arruolato nel Regio Esercito ma verrà presto congedato per motivi di salute.
Finita la guerra dopo esser stato rifiutato dalla FIAT Ferrari cominciò a correre per l'Alfa Romeo e nel 1923 vinse la prima edizione del Gran premio del Circuito del Savio . Dopo quella vittoria, la madre dell'asso dell'aviazione italiana Francesco Baracca, gli consegnò il simbolo che il pilota portava sulla carlinga: un cavallino rampante, e gli disse: "Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna".
Colclusa la carrirera agonistica Ferrari fondò una squadra corse collegata all'Alfa Romeo, destinata a diventare celebre come Scuderia Ferrari.
Alla fine degli anni '30 si ritirò dal settore corse e fondò a Modena la Auto Avio Costruzioni che durante la seconda guerra mondiale sarà trasferita nella sede di Maranello.
Evidentemente però il richiamo della pista era troppo forte e così Ferrari nel 1947 rifondò "La Scuderia Ferrari" con la quale vincerà 9 campionati del mondo e lì sarà la sua cosacrazione il suo successo planetario che portò la sua Casa Automobilistica ad essere la prima al mondo per notorietà e prestigio . Particolarmente significative le sue parole riguardo al suo primo successo in pista nel 1951 durante il Gran Premio di Gran Bretagna quando bettè l'Alfa Romeo:
« Quando nel 1951 Gonzales su Ferrari, per la prima volta nella
storia dei nostri confronti diretti, si lasciò alle spalle la "159" e
l'intera squadra dell'Alfa, io piansi di gioia, ma mescolai alle lacrime
di entusiasmo anche lacrime di dolore, perché quel giorno pensai: "Io
ho ucciso mia madre". »
Un grande uomo uno di quegli italiani che hanno costruito e ricostruito la nostra Patria in gente semplice ma con un grande cuore e che non ha mai dimenticato o rinnegato le sue origini ma che ha sempre guardato avati come diceva sempre: "
« Spesso mi chiedono quale sia stata la vittoria più importante
di un’autovettura della mia fabbrica e io rispondo sempre così: la
vittoria più importante sarà la prossima. »
Qualcun altro prima di lui disse cose simili: "Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire"
Altri uomini , altri tempi ma italiani come noi e ogni italiano può riscoprire l'Enzo Ferrari che è dentro di noi basta crederci e ricordarci da dove veniamo il resto verrà da sè nel nostro passato c'è anche il nostro futuro .
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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