Il 24 agosto del 1943 a Fregene venne assassinato Ettore Muti miltare,aviatore e politico italiano.
Nato a Ravenna fin da giovanissimo fù evidente il suo animo irrequieto e il suo spirito combattente tanto che dopo essere stato espulso da tutte le scuole del regno tentò di arrularsi come volontario nel Regio esercito ma scoperta la sua età fù respinto. Un anno dopo ritentò sotto falso nome e riuscì ad entrare negli Arditi.
L'audacia e la spericolatezza caratterizzeranno la sua permanenza al fronte ma l'impresa che lo renderà famoso fù quando in un reparto di 800 uomini mandato
a formare una testa di ponte sulla riva di un fiume da attraversare, il gruppo riesce
nell'impresa ma, all'arrivo dei rinforzi, Muti sarà uno dei 23 sopravvissuti . Viene perciò
proposto per la Medaglia d'Oro al Valor Militare
ma Muti rifiuta in quanto minorenne sotto falso nome e i suoi
superiori insospettiti ne scopriranno la vera identità e lo rispediranno a casa.
Nel settembre del 1919 partecipa all'Impresa di Fiume ,dirà di lui D'Annunzio: "Voi siete l'espressione del valore sovrumano, un impeto senza
peso, un'offerta senza misura, un pugno d'incenso sulla brace, l'aroma
di un'anima pura " e coniò per lui il soprannome "Gim dagli occhi verdi"
Dopo Fiume, Muti aderirà ai Fasci di Combattimento e dopo la Marcia su Roma entrerà nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale diventando presto comandante della coorte di Ravenna.
Nel 1927 dopo esser sfuggito ad un attentato viene trasferito a Trieste dove incontrerà il Duca Amedeo d'Aosta che lo convincerà ad entrare nella Regia Aeronautica.
Sotto le insegne dell'Aeronautica participa alla Guerra d'Etiopia, alla Guerra Civile Spagnola e all'Invasione dell'Albania e tornato in patria diventa segratario del Partito Nazionale Fascista carica che lascerà un anno più tardi in quanto si definiva un uomo d'azione e non da scrivania.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale combatte sul fronte francese e partecipa alla Battaglia d'Inghilterra dimostrando ancora una volta la sua audacia e il suo valore.
Ritiratosi dal servizio attivo entrò nei servizi segreti dell'aeronautica e dopo la caduta di Mussolini pur essendosi messo al servizio del Re di fatto si ritirò a vita privata rifiutandosi di collaborare col governo Badoglio; questo suo rifiuto gli sarà fatale.
Accusato di voler partecipare ad un progetto per la restituzione del potere a Mussolini il 23 agosto in tarda serata fù prelavato dai carabinieri nella sua casa di Fregene e fù assassinato con due colpi di pistola in testa. Il primo ridicolo commento ufficiale sull'accaduto è dell'Agenzia Stefani il 25 agosto: "A seguito
dell'accertamento di gravi irregolarità nella gestione di un ente
parastatale, nelle quali risultava implicato l'ex segretario del P.N.F.
Ettore Muti, l'Arma dei Carabinieri procedeva nella notte dal 23 al 24
corrente [agosto] al fermo del Muti a Fregene. Mentre lo si conduceva
alla caserma sono stati sparati dal bosco alcuni colpi di fucile contro
la scorta. Nel momentaneo scompiglio egli si dava alla fuga ma,
inseguito e ferito da colpi di moschetto tirati dai carabinieri,
decedeva."
Le vicende di cui si parla non furono mai chiarite e nemmeno chi avesse
sparato i colpi dalla pineta in cui arrestato e scorta si erano diretti a
piedi (anziché tornare alle auto) ma durante le indagini della R.S.I. uno dei carabinieri che avevano partecipato all'arresto interrogato dalla polizia suffragò l'ipotesi dell'esecuzione e anche se a guerra finita ritrattò tale dichiarazione, la prova schiacciante a sostegno di tale ipotesi sarà il ritrovamento del berretto di Muti, tuttora esistente, che reca due fori di proiettile sparati a distanza
ravvicinata: uno sulla parte posteriore, in corrispondenza della nuca,
l'altro davanti, che attraversa la visiera .
Inoltre diverse altre circostanze confermano la tesi dell'esecuzione politica
dello scomodo personaggio, definito da Badoglio "una minaccia" : l'unico ad esser raggiunto dai proiettili fù proprio Muti e altrettanto
strano è che né la Ficherova (sua amante), né
l'attendente di Muti (Masaniello), né la cameriera Concettina Verità
vollero dare la loro versione dei fatti ,solo un vecchio amico di Muti
,Roberto Rivalta,che era ospite di Muti, la sera dell'arresto, disse di aver identificato il misterioso
uomo che era con i carabinieri ma fu arrestato e tradotto al carcere di
Ravenna e in seguito assassinato.
Era cominciata la guerra civile ed Ettore Muti il soldato più decorato della storia d'Italia ne fù la prima vittima ; ammazzato a tradimento come successo a molti eroi ,un uomo che aveva dedicato tutta la sua vita alla Patria fù ammazzato senza motivo e senza processo.
Questo fù il primo atto della ripristinata democrazia molti altri uomini valorosi seguiranno Muti nel suo triste destino e sempre la democrazia non contenta di averli ammazzati a sangue freddo infangherà la loro memoria per altri 70 anni.
La guerra civile non è mai finita e finchè non la smetteremo di puntarci le armi tra fratelli continueremo ad esser vittime di quel potere sovranazionale che ci vuole divisi per poterci annientare, questa guerra tra italiani ha fatto fin troppe vittime mettiamo al muro i veri responsabili solo allora potremo rinascere e concentrare tutte le nostre energie al servizio della Patria come fece "Gim dagli occhi verdi".
Camerata Ettore Muti
PRESENTE !!!!!
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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