giovedì 21 novembre 2013

Degno successore di Berlusconi


E' ormai noto che il sindaco di Verona voglia candidasi alle primarie del centro-destra.
Dopo aver sempre sostenuto che tale carica non gli interessava ora che Berlusconi è fuorigioco,come gli avvoltoi si avvicinano ad una preda solo quando è morente, ora anche lui si è fatto avanti come possibile leader del centr-destra.
Detto questo Tosi ha tutte le carte in regola per essere il successore di Berlusconi : è coinvolto anche se non direttamente in numerose inchieste della magistratura, si circorda solo di yesman e leccaculo,non accetta mai il contraddittorio, è amico intimo delle banche,ha venduto patrimonio publico per milioni di euro (danneggiando la fiera) ,fà vedere a tutti una realtà che non esiste
(es. Modello Verona) ed infine è riuscito a "convincere" numerosi pseudo-camerati ad unirsi a lui
( ovviamente è solo un caso che questi camerati abbiano avuto ruoli in consigli di amministrazione o alla presidenza di partecipate oppure che le loro società abbiano vinto appalti pubblici sulla gestione di servizi inerenti allo stadio).
Qualcosa di nuovo che lo avvicina alla linea dei poteri forti molto più di Berlusconi è l'approccio con la gente ; mentre Berlusconi nella sua opera di distruzione  ufficialmente oltre a predicare ottimismo ,non se la prendeva mai con la gente addossandogli colpe non sue mentre Tosi segue la strada indicata dai suoi amici Monti e Passera e scarca la colpa della crisi sui cittadini italiani e udite udite sulla spesa pubblica  che è esattamente quello che predica l'Unione Europea, il F.M.I e la B.C.E. .
Su una cosa forse Tosi è più furbo: lui non si definisce preseguitato dalla magistratura in compenso i suoi leccapiedi alla prima inchiesta sul caso Agec hanno subito collegato l'indagine alla sua candidatura a leader del centro-qualcosa; insomma contrariamente a Berlusconi non ha il coraggio di metterci la faccia lascia sempre che siano gli altri a prendere le sue difese.
Probabilmente è questo lo stile in voga oggi bisogna tornare alle origini della società e della politica perchè se questo è il nuovo che avanza allora l'Italia è arrivata veramente al capolinea.

Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale





martedì 5 novembre 2013

Il giorno della Vittoria

Il 4 novembre 1918 viene firmato l'armistizio di Villa Giusti con il quale l'Impero Austro-Ungarico si arrende all'Italia.
La prima guerra mondiale sul suolo italiano era finita e finalmente il barbaro invasore se ne ritornava oltre le alpi con la coda tra le gambe sconfitto e umiliato.
Era passato poco più di un anno dalla disfatta di Caporetto l'esercito italiano allo sbando e in ritirata era sul punto di cedere ed essere sconfitto. Ma sia la popolazione ,terrorizzata dal ritorno degli austraci ,sia l'esercito seppero ricompattarsi e dopo aver fermato l'avanzata nemica sulla linea del Piave il regio esercito passò al contrattacco ed esattamente un anno dopo Caporetto, l'esercito austroungarico subirà una schiacciante sconfitta nella battaglia di Vittorio Veneto che determinerà la fine della guerra.
Riccompattarsi,unire le forze sono ormai termini dimenticati nella nostra Patria tutti da nord a sud fanno a gara per divedere l'Italia seguendo farneticanti teorie o addirittura qualche viscido pigmeo vorrebbe il ritorno degli austriaci e chissenefrega se milioni di italiani hanno sacrificato la loro vita per difendere l'indipendenza e l'italianità dei nostri territori.
Siamo diventati esperti nel farci del male da soli se qualcosa non và l'unica cosa che sappiamo fare è distruggere tutto ciò che la riguarda e poco importa se c'era qualcosa o molto da salvare ; abbiamo dei politici non all'altezza? non si cerca di mandarli via ma si preferisce ritornare schiavi dello straniero dimenticandosi che la grandezza dell'Italia la fanno gli italiani e l'talianità che tutto il mondo invidia è nata ,cresciuta e sopravissuta nonostante la presenza straniera in Italia  e non grazie ad essa. Lo straniero farà sempre gli interessi del suo popolo e non del popolo altrui dobbiamo imparare a fidarci di noi stessi e se chi ci rappresenta si dimostrerà indegno della nostra fiducia và sostituito con qualcuno di più adeguato ma comunque da un altro italiano.
Nel 1917 stavamo per perdere la guerra ,secondo la mentalità odierna re Vittorio Emanuele III si sarebbe dovuto arrendere e firmare la resa invece preferì sostituire il Capo di Stato Maggiore e continuare a combattere e chiamando a raccolta tutti gli italiani ribaltò le sorti della guerra ed è esattamente ciò che dobbiamo fare noi continuare a combattere ,non arrenderci e soprattutto come disse D'Annuzio "Memento Audere Semper" (ricorda di osare sempre) questo ha fatto grande l'Italia e finchè avremo paura della nostra ombra continueremo ad essere schiacciati dagli altri stati che desiderano solo distruggerci.

Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale