lunedì 17 marzo 2014

17 Marzo : L' Italia diventa Stato

Il 17 marzo 1861 a 56 anni esatti dalla proclamazione del Regno d'Italia di Re Napoleone Bonaparte, a Torino viene proclamato dal nuovo Parlamento il Regno d'Italia  con Vittorio Emanuele II come  Re d'Italia e Camillo Benso conte di Cavour presidente del  governo del Regno unitario.
Come direbbe Garibaldi l'Unione è fatta ; dopo secoli di divisione di invasione barbariche e di oppressori stranieri la nazione Italia aveva finalmente uno Stato sovrano e nazionale .
Finalmente la volontà di unirsi manifestata dal popolo italiano sin dalle guerre napoleoniche era divenuta realtà e anche se all'appello mancavano ancora le terre irredente Corsica,Nizza,Trentino-alto adige,Veneto,Friuli -Venezia Giulia,Istria ,Fiume ,Dalmazia fino a Cattaro e soprattutto Roma l'Italia era arrivata a un punto di svolta ed era pronta a riprendersi il posto che le spettava nel mondo.
Oggi c'è molta gente in tutta la penisola che mette in discussione il Risorgimento italiano questo purtroppo non deve sorprendere perchè l'Italia terra ricca da sempre di "eroi, di santi, di poeti, di artisti, di navigatori, di colonizzatori, di trasmigratori" da sempre è vittima del suo tallone d'Achille : i traditori.
E' da lì che viene lo scarso senso dello stato degli italiani , noi siamo sempre stati traditi dai nostri capi fin dagli ultimi anni dell'Impero Romano ;le nostre grandi doti , il nostro genio ,il nostro coraggio , il nostro senso del sacrificio è spesso risultato vano a causa degli eredi di Bruto e di Giuda.
E' vero molti errori sono stato commessi dai vari governi italiani dal 1861 ad oggi ma è ora di finirla con questa mania di voler dividere la nostra terra, il fatto che sia stata gestita male non è un buon motivo per distruggerla ; ci abbiamo messo 1500 anni per ritrovare il punto di fusione e ritornare Stato, centinaia di migliaia di nostri antenati sono morti per compiere quest'impresa ,come possiamo gettare nell'immondizia tale sacrificio?  oltrettutto che vantaggio credete che porterà a noi gente comune la spartizione della nostra nazione? Ve lo dico io : nessuno , otterremo solo di cambiare carnefice o meglio il kapò perchè chi vuole dividere l'Italia sono gli stessi che già ci stanno massacrando e lo stato unitario seppur governato da camerieri delle banche resta l'ultimo ostacolo alla grande abbuffata che Germania e Unione Europea stanno preparando da anni e la portata principale siamo noi ed allora quando ci saremo dati in pasto a quei criminali ci sara ben poco da salvare.
 "Un popolo che perde la propria memoria storica è un popolo destinato alla servitù fisica e morale, prima e alla perdita della sua identità nazionale, poi, e, infine, alla sparizione. A poco potranno giovargli , come all'italiano , l'essere stato l'autore di ben tre civiltà, il fatto di possedere il 90% dei monumenti d'arte di tutta l'Europa, il favellare nella lingua più armoniosa e bella del mondo, l'avere le donne più belle e gentili del globo terracqueo, e l'aver avuto gli uomini più intelligenti e valorosi del genere umano. Nulla da fare, un siffatto popolo, che dimentichi chi è e che cosa ha fatto, è destinato a sparire." Pio Filippani Ronconi
Io non voglio sparire ne che sparisca la mia Patria, non possiamo permetterlo, lo dobbiamo ai nostri nonni,ai nostri padri, a noi stessi e soprattutto ai nostri figli per continuare a farli vivere liberi nella terra dei loro padri.
Viva L'Italia e Viva gli italiani

Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale

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