Il 5 aprile 1945 a guerra ormai finita i cosiddetti "alleati" effettuarono un bombardamento su Alessandria.
Il bilancio di morti
è pesantissimo: 160, quasi tutti civili e tra essi quaranta, tra bambini
e suore, dell'asilo di via Gagliaudo, quarantacinque case rase al
suolo,una scuola e un asilo distrutti e una cattedrale daneggiata, oltre mille vani distrutti o resi inabitabili, oltre seicento
feriti.
Il dolore e la rabbia della popolazione per questo atto di
guerra totalmente ingiustificato fiaccò ulteriormente il morale della gente che era solo in attesa della fine delle ostilità.
Nonostante questo atto brutale la città non verrà risparmiata e sarà ancora
oggetto di bombardamenti e di mitragliamenti a bassa quota fino al
29 aprile giorno della resa di Caserta.
Gli alessandrini che fino al 1944 non vevano vissuto in prima persona la guerra , nell'ultimo anno del conflitto saranno travolti da essa e avranno un assaggio di quella tanto osannata democrazia che inglesi,americani e partigiani imporranno all'Italia dal 1946.
I bombardamenti sui civili in Italia sono stati numerosissimi e cominciarono sin dal 12 giugno 1940 quando l'Asse non aveva ancora effettuato nessun bombardamento sulle città.
Fù quindi la democratica Inghilterra a prendere di mira i civili e non il mostro italo-tedesco .
La guerra è guerra ma quella che leggiamo sui libri di storia scolastici è scritta dai vincitori non dimentichiamcelo.
In guerra non ci sono santi ne diavoli ma solo nemici e alleati, essa tira fuori il meglio e il peggio dall'uomo ma alla fine le regole non le rispetta nessuno perchè la vittoria è l'unico obbiettivo degli eserciti il resto è solo propaganda.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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