Ieri sera alle ore 18,30 si è tenuto il secondo Consiglio Comunale a Ferrara di Monte Baldo i punti all'ordine del giorno erano pochi e principalmente si dovevano approvare decisioni gia prese .
Si sono letti e approvati i verbali dello scorso consiglio ; il secondo punto invece è più rilevante almeno per il nostro gruppo consiliare, si è infatti proceduto a nominare i rappresentanti del Comune all'interno del Consiglio dell'Unione Montana Baldo-Garda , per il Movimento Sovranità e Difesa Sociale è stato nominato Marco Facchinetti che affiancherà il sindaco Paolo Rossi e l'assessore Tiziano Turcato per far fronte comune per portare a un'importante partecipazione di Ferrara di M.B. all'interno dell'Unione Montana perchè ovviamente il bene comune per Ferrara di M.B. e i suoi cittadini verrà sempre prima di qualunque altra cosa e anche se non vedo motivo per cui all'interno del Consiglio Comunale ci debbano essere attriti tra maggioranza e opposizione se mai questi attriti dovessero esserci essi rimarranno all'interno del comune e nell'Unione Montana si continuerà a far fronte comune.
Al terzo punto all'ordine del giorno c'è stata l'approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale che vedrà i comuni di Rivoli Veronese e Ferrara di Monte Baldo associati in tale gestione, al quarto punto è stato nominato il signor Doria di Venezia come revisore dei conti del comune; in realtà questo nome è stato imposto dalla Regione e il Comune di Ferrara di M.B. oltre ai disagi che la nomina di un revisore non residente in provincia comporta,dovrà accollarsi pure i maggiori costi di trasferta, una situazione grottesca tipica dell'Italia di oggi .
Comunque sia continuiamo a lavorare e a fare la nostra parte i risultati arriveranno.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale
giovedì 31 luglio 2014
lunedì 28 luglio 2014
Giornata in festa sul Baldo
Grande successo dell'evento di ieri a Ferrara di Monte Baldo.
Domenica 27 luglio nella piazza del monumento ai caduti si è tenuto un raduno di auto d'epoca organizzato dai consiglieri comunali del Movimento Sovranità e Difesa Sociale e dall'Automobil Club di Domegliara.
Nonostante il periodo di ferie e il tempo incerto si sono presentate oltre 30 auto riempiendo tutta la piazza e attirando un discreto numero di turisti e cittadini.
Dalla piazza la comitiva si è poi spostata in località Novezzina per una visita guidata all'Orto Botanico .
La giornata si è conclusa con aperitivo e pranzo conviviale presso l'Albergo Ristorante "Al Cacciatore" dove il camerata Marco Facchinetti ha intrattenuto la compagnia suonando dei canti popolari.
Questo evento è la dimostrazione che per fare delle cose buone non serve molto basta la buona volontà e l'inventiva il rilancio di Ferrara di M.B. comincia dalle piccole cose.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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martedì 15 luglio 2014
Andrea Graziani : l'eroe bardolinese dimenticato da tutti
Il 15 luglio 1864 a Bardolino nacque il Generale Andrea Graziani .
Entrato giovanissimo nel Regio Esercito divenne sottotenente a soli 18 anni e nel 1887 partecipò alla campagna d'Eritrea per poi passare nel 1904 alla Scuola di Guerra.
Durante il terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908 si distinse nel richiedere ed organizzare i soccorsi prestando opera instancabile con abnegazione e fermezza ed ebbe ,per il suo operato,un encomio speciale , la medaglia d’oro di benemerenza e gli venne conferita la cittadinanza onoraria dalla città di Messina.
Nel 1915 al 15° bersaglieri col grado di colonnello ,comandò le brigate Jonio e Venezia in Valsugana e durante la Strafexpedition austriaca del maggio-giugno 1916,l’eroico Generale fù chiamato ad assumere il Comando della 44^ Divisione .
Per la sua coraggiosa intelligente attività e iniziativa,la Valsugana dal Civaron al torrente Maso, rimase in nostro sicuro possesso. Leggendarie sono anche le gesta dell 44^ Divisione che tenne saldamente il Pasubio resistendo indomita ai violenti e reiterati attacchi nemici. L’aggressività della 44^ Divisione, sotto il Comando dell’ intrepido Graziani, era singolarmente temuta dagli austriaci e la motivazione della Medaglia d’Argento concessagli conferma l’eroismo di questo grande Comandante che si guadagnò la fama di “eroe del Pasubio”.
L'11 aprile 1918 il ministero della Guerra lo incarica di costituire un corpo di cecoslovacchi combattenti in Italia, costoro inizieranno la costruzione della strada sul Baldo "la strada per Praga" la chiamarono poi rinominata "Strada Graziani" che sarà completata a guerra finita.
Durante tutta la guerra fù instancabile e si distinse sempre per intelligenza sprezzzo del pericolo e fù sempre in prima linea con le sue truppe ,per le sue azioni gli fù conferita una medaglia d’argento al valor militare e gli fù concesso l’ Ordine Militare di Savoia .
Nel dopoguerra venne l’ondata demagogica della campagna contro la guerra e contro Graziani, che veniva additato al popolo come un carnefice, ma il Generale non volle difendersi. Aveva compiuto gloriosamente il suo dovere durante gli anni della Guerra, ne compiva un altro durissimo chiudendosi nell’intimo della sua pura coscienza e con serena semplicità ;di fronte al dovere non conosceva transazioni, né debolezze, né pietà. Ma non deviò mai di un palmo dalla via della giustizia, né commise arbitrii e crudeltà. Se in guerra dové punire il reo o il vile lo fece piegando il suo animo buono e dolce ad una ferrea concezione del dovere.
Aderì al fascismo e fù a capo della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale per le province di Trento, Vicenza, Verona e Belluno e questa "colpa" mai gli verrà perdonata nel secondo dopoguerra.
Fù il promotore di numerose opere pubbliche: oltre alla «sua» strada sul Baldo, fu un grande sostenitore , del canale Biffis tra la val d'Adige e il Baldo-Garda , iniziato nel 1928 e finito nel 1943 a causa della crisi del '29.
Si schierò con gli agrari nelle grandi opere di bonifica, presiederà il consorzio Utenti acque medio Adige e rimboschirà colline e montagne veronesi.
Graziani fù trovato morto il 27 febbraio 1931 in circostanze poco chiare, lungo la linea ferroviaria Prato-Firenze, le indagini non portarono a nessun sospettato e a nessun movente per il presunto omicidio e quindi la sua caduta dal treno seppur molto sospetta fù archiviata come incidente.
Oggi questo grande generale è stato relegato nel dimenticatoio insieme a molti altri eroi e martiri che tanto hanno dato alla Patria Italia , nel 1945 a Bardolino ,suo paese natale,il monumento del generale è stato divelto e gettato nel lago dai coraggiosi partigiani ed ora il suo busto giace in un magazzino comunale a prendere la polvere mentre invece la Strada Graziani, importante collegamento per tutto il Baldo , è chiusa da 4 anni e dopo che numerosi appelli dei cittadini sono rimasti inascoltati adesso anche grazie alla nostra azione nel comune di Ferrara di Monte Baldo sembra che sia il Comune ,che sopratutto Provincia e Regione (maggiori responsabili) si stiano ricordando di questa strada.
Per quanto riguarda il busto,sò che la situazione è già stata fatta presente da altri bardolinesi comunque, il sottoscritto ha già consegnato al protocollo del Comune di Bardolino una lettera che invita l'amministrazione a dare un'adeguata sistemazione a un bene storico di tale importanza, sperando di smuovere qualcosa in vista del centenario della Grande Guerra.
Riposa in pace Generale ci sono ancora italiani che non vogliono dimenticare i fedeli servitori della Patria come sei stato tu.
Generale Graziani
PRESENTE!!!!
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
Entrato giovanissimo nel Regio Esercito divenne sottotenente a soli 18 anni e nel 1887 partecipò alla campagna d'Eritrea per poi passare nel 1904 alla Scuola di Guerra.
Durante il terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908 si distinse nel richiedere ed organizzare i soccorsi prestando opera instancabile con abnegazione e fermezza ed ebbe ,per il suo operato,un encomio speciale , la medaglia d’oro di benemerenza e gli venne conferita la cittadinanza onoraria dalla città di Messina.
Nel 1915 al 15° bersaglieri col grado di colonnello ,comandò le brigate Jonio e Venezia in Valsugana e durante la Strafexpedition austriaca del maggio-giugno 1916,l’eroico Generale fù chiamato ad assumere il Comando della 44^ Divisione .
Per la sua coraggiosa intelligente attività e iniziativa,la Valsugana dal Civaron al torrente Maso, rimase in nostro sicuro possesso. Leggendarie sono anche le gesta dell 44^ Divisione che tenne saldamente il Pasubio resistendo indomita ai violenti e reiterati attacchi nemici. L’aggressività della 44^ Divisione, sotto il Comando dell’ intrepido Graziani, era singolarmente temuta dagli austriaci e la motivazione della Medaglia d’Argento concessagli conferma l’eroismo di questo grande Comandante che si guadagnò la fama di “eroe del Pasubio”.
L'11 aprile 1918 il ministero della Guerra lo incarica di costituire un corpo di cecoslovacchi combattenti in Italia, costoro inizieranno la costruzione della strada sul Baldo "la strada per Praga" la chiamarono poi rinominata "Strada Graziani" che sarà completata a guerra finita.
Durante tutta la guerra fù instancabile e si distinse sempre per intelligenza sprezzzo del pericolo e fù sempre in prima linea con le sue truppe ,per le sue azioni gli fù conferita una medaglia d’argento al valor militare e gli fù concesso l’ Ordine Militare di Savoia .
Nel dopoguerra venne l’ondata demagogica della campagna contro la guerra e contro Graziani, che veniva additato al popolo come un carnefice, ma il Generale non volle difendersi. Aveva compiuto gloriosamente il suo dovere durante gli anni della Guerra, ne compiva un altro durissimo chiudendosi nell’intimo della sua pura coscienza e con serena semplicità ;di fronte al dovere non conosceva transazioni, né debolezze, né pietà. Ma non deviò mai di un palmo dalla via della giustizia, né commise arbitrii e crudeltà. Se in guerra dové punire il reo o il vile lo fece piegando il suo animo buono e dolce ad una ferrea concezione del dovere.
Aderì al fascismo e fù a capo della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale per le province di Trento, Vicenza, Verona e Belluno e questa "colpa" mai gli verrà perdonata nel secondo dopoguerra.
Fù il promotore di numerose opere pubbliche: oltre alla «sua» strada sul Baldo, fu un grande sostenitore , del canale Biffis tra la val d'Adige e il Baldo-Garda , iniziato nel 1928 e finito nel 1943 a causa della crisi del '29.
Si schierò con gli agrari nelle grandi opere di bonifica, presiederà il consorzio Utenti acque medio Adige e rimboschirà colline e montagne veronesi.
Graziani fù trovato morto il 27 febbraio 1931 in circostanze poco chiare, lungo la linea ferroviaria Prato-Firenze, le indagini non portarono a nessun sospettato e a nessun movente per il presunto omicidio e quindi la sua caduta dal treno seppur molto sospetta fù archiviata come incidente.
Oggi questo grande generale è stato relegato nel dimenticatoio insieme a molti altri eroi e martiri che tanto hanno dato alla Patria Italia , nel 1945 a Bardolino ,suo paese natale,il monumento del generale è stato divelto e gettato nel lago dai coraggiosi partigiani ed ora il suo busto giace in un magazzino comunale a prendere la polvere mentre invece la Strada Graziani, importante collegamento per tutto il Baldo , è chiusa da 4 anni e dopo che numerosi appelli dei cittadini sono rimasti inascoltati adesso anche grazie alla nostra azione nel comune di Ferrara di Monte Baldo sembra che sia il Comune ,che sopratutto Provincia e Regione (maggiori responsabili) si stiano ricordando di questa strada.
Per quanto riguarda il busto,sò che la situazione è già stata fatta presente da altri bardolinesi comunque, il sottoscritto ha già consegnato al protocollo del Comune di Bardolino una lettera che invita l'amministrazione a dare un'adeguata sistemazione a un bene storico di tale importanza, sperando di smuovere qualcosa in vista del centenario della Grande Guerra.
Riposa in pace Generale ci sono ancora italiani che non vogliono dimenticare i fedeli servitori della Patria come sei stato tu.
Generale Graziani
PRESENTE!!!!
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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martedì 8 luglio 2014
Bardolino : perfetta rappresentazione dell'Italia di oggi
In queste settimane Bardolino è stato al centro dell'attenzione locale e anche nazionale a causa di un ordinanza che vieta i festeggiamenti per addì al nubilato/celibato ma anche feste di laurea.
L'amministrazione si difende dicendo che non si vietano le feste ma solo gli eccessi ma in tal caso facevano meglio a tacere perchè nella migliore delle ipotesi quest'ordinanza è scritta da culo , scusate il francesismo,in quanto non indica nessun atteggiamento in particolre che sia perseguibile lasciando molti dubbi inoltre esistono già leggi e regolamenti atti a tutelare il pubblico decoro e a perseguire chi ha atteggiamenti eccessivi (atti osceni in luogo pubblico vi dice niente ?).
Come da copione la stampa si è subito schierata dalla parte dell'amministrazione cercando di far passare il messaggio che tutti i cittadini e tutti i ristoratori, albergatori e commercianti fossero d'accordo. Insomma i giornalai non si smentiscono mai a livello nazionale sono sempre pronti a leccare i piedi al renzi di turno e a livello locale idem con patate.
E' noto che Verona e provincia abbiano sempre fatto di tutto per far morire le attività serali vedi il mortuorio che si vede in città dopo una certa ora, ma il Baldo-Garda era, sempre stato controtendenza almeno fino a 15-20 anni fà.
Poi è iniziato il regno degli albergatori che entrando in tutte le amministrazioni del lago hanno iniziato la loro opera di distruzione di tutto ciò che potesse essere d'ostacolo ai loro piani.
Un po' alla volta sono stati ritirati quasi tutti i permessi di apertura passando dalle 4 alle 2 di notte (cioè quando la gente ha appena cominciato a divertirsi) la musica deve essere spenta ancora prima creando un danno non indifferente ai titolari degli ambienti che vivevano di lavoro notturno.
Esattamente come accade a Roma dove per interesse personale o per ignoranza o per menefreghismo si fanno leggi e regolamneti senza pensare alle conseguenze che porteranno. Giusto per fare un esempio quando Monti aumentò le tasse sulle barche di lusso i proprietari delle stesse se ne andarono subito oltre confine con conseguente danno all'economia locale ma anche nazionale.
Ovviamente come nel resto d'Italia anche a Bardolino c'è sempre chi è pronto a dare sempre e comunque ragione a chi comanda o perchè non ci rimette niente oppure perchè ha interessi economici strettamente legati col potere in carica ed è proprio questa la parte peggiore perchè costoro non si limitano a difendere a spada tratta il loro padrone ma insultano e diffamano chi lo critica senza nemmeno ascoltare le argomentazioni inoltre viene fatta leva su chi, per paura di ritorsioni ,non si lamenta nonostante ne avrebbe tutti i diritti.
La sponda veronese del Lago di Garda stà lentamente diventando un reparto del geriatrico il tutto nell'interesse di pochi e a discapito del resto; il comune di Garda sembra averlo capito e forse finalmente stà avendo un'inversione di tendenza , Bardolino resiste principalmente grazie alla sua famosa discoteca a cui nessuna amministrazione si è mai sognata di dare fastidio vista l'importanza del proprietario.
Insomma forti con i deboli e deboli con i forti , i comuni rispecchiano fedelmente il governo italiano ma gli amministratori si ricordino che se mai un giorno avranno problemi ,non dovranno preoccuparsi di chi li ha criticati nell'interesse del paese ma dovranno temere i loro leccaculo che andranno presto in cerca di un nuovo padrone e saranno pronti a puntargli contro il dito se non qualcosa di peggio.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
L'amministrazione si difende dicendo che non si vietano le feste ma solo gli eccessi ma in tal caso facevano meglio a tacere perchè nella migliore delle ipotesi quest'ordinanza è scritta da culo , scusate il francesismo,in quanto non indica nessun atteggiamento in particolre che sia perseguibile lasciando molti dubbi inoltre esistono già leggi e regolamenti atti a tutelare il pubblico decoro e a perseguire chi ha atteggiamenti eccessivi (atti osceni in luogo pubblico vi dice niente ?).
Come da copione la stampa si è subito schierata dalla parte dell'amministrazione cercando di far passare il messaggio che tutti i cittadini e tutti i ristoratori, albergatori e commercianti fossero d'accordo. Insomma i giornalai non si smentiscono mai a livello nazionale sono sempre pronti a leccare i piedi al renzi di turno e a livello locale idem con patate.
E' noto che Verona e provincia abbiano sempre fatto di tutto per far morire le attività serali vedi il mortuorio che si vede in città dopo una certa ora, ma il Baldo-Garda era, sempre stato controtendenza almeno fino a 15-20 anni fà.
Poi è iniziato il regno degli albergatori che entrando in tutte le amministrazioni del lago hanno iniziato la loro opera di distruzione di tutto ciò che potesse essere d'ostacolo ai loro piani.
Un po' alla volta sono stati ritirati quasi tutti i permessi di apertura passando dalle 4 alle 2 di notte (cioè quando la gente ha appena cominciato a divertirsi) la musica deve essere spenta ancora prima creando un danno non indifferente ai titolari degli ambienti che vivevano di lavoro notturno.
Esattamente come accade a Roma dove per interesse personale o per ignoranza o per menefreghismo si fanno leggi e regolamneti senza pensare alle conseguenze che porteranno. Giusto per fare un esempio quando Monti aumentò le tasse sulle barche di lusso i proprietari delle stesse se ne andarono subito oltre confine con conseguente danno all'economia locale ma anche nazionale.
Ovviamente come nel resto d'Italia anche a Bardolino c'è sempre chi è pronto a dare sempre e comunque ragione a chi comanda o perchè non ci rimette niente oppure perchè ha interessi economici strettamente legati col potere in carica ed è proprio questa la parte peggiore perchè costoro non si limitano a difendere a spada tratta il loro padrone ma insultano e diffamano chi lo critica senza nemmeno ascoltare le argomentazioni inoltre viene fatta leva su chi, per paura di ritorsioni ,non si lamenta nonostante ne avrebbe tutti i diritti.
La sponda veronese del Lago di Garda stà lentamente diventando un reparto del geriatrico il tutto nell'interesse di pochi e a discapito del resto; il comune di Garda sembra averlo capito e forse finalmente stà avendo un'inversione di tendenza , Bardolino resiste principalmente grazie alla sua famosa discoteca a cui nessuna amministrazione si è mai sognata di dare fastidio vista l'importanza del proprietario.
Insomma forti con i deboli e deboli con i forti , i comuni rispecchiano fedelmente il governo italiano ma gli amministratori si ricordino che se mai un giorno avranno problemi ,non dovranno preoccuparsi di chi li ha criticati nell'interesse del paese ma dovranno temere i loro leccaculo che andranno presto in cerca di un nuovo padrone e saranno pronti a puntargli contro il dito se non qualcosa di peggio.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
mercoledì 2 luglio 2014
Roma Capitale
Il 2 luglio 1871 Re Vittorio Emanuele II entra solennemente a Roma riunendo finalmente Roma al resto d'Italia e ponendo fine alllo Stato Pontificio.
Per uno scherzo del destino,lo stesso giorno di 22 anni prima le truppe italiane guidate da Mazzini e Garibaldi furono costrette ad arrendersi all'invasore franco-pontificio ,ponendo fine alla Repubbica Romana ma dopo 22 anni, Papa Pio IX aveva perso tutta la su boria e arroganza e dopo aver massacrato ed esser stato complice degli austriaci in numerose impiccagioni di patrioti italiani era finalmente costretto ad ossevare il popolo italiano riprendere possesso della Città Eterna .
Il Regno d'Italia era incompleto senza la sua naturale capitale, ma ora ,anche se all'appello mancano ancora alcune terre irredente, l'Unità d'Italia si può definire completa e la nostra Patria era pronta alla sua ascesa a Stato dominante nel panorama mondiale , ascesa che la farà trovare pronta al momento della resa dei conti con lo storico nemico : l'Impero Austroungarico.
Oggi come allora, le cose non sono cambiate molto per fare l'Italia e riportarla ai suoi vecchi splendori culturali ed economici bisogna riappropriarsi di Roma ; nel 1871 Roma era occupata dalla Chiesa oggi invece è occupata da un branco di camerieri dell?alta finanza e dell' Unione Europea che vogliono la nostra morte .
Come dicevano i garibaldini prima e le camice nere poi "O Roma o Morte" a noi non interessa Bruxelles e l'Europa quella la lasciamo volentieri ai venditori di pentole come Salvini ,Meloni & company che tutto vogliono tranne il bene dell'Italia.
L'Italia si salva da Roma non da Bruxelles perchè il potere di farci uscire da questa trappola ce l'ha solo il parlamento italiano ; è l'unico potere che gli è rimasto ma può ancora salvarci fuori dall'europa saremo di nuovo padroni del nostro destino ed allora nessuno potrà più fermarci.
L'Unione Europea dev'essere distrutta
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
Per uno scherzo del destino,lo stesso giorno di 22 anni prima le truppe italiane guidate da Mazzini e Garibaldi furono costrette ad arrendersi all'invasore franco-pontificio ,ponendo fine alla Repubbica Romana ma dopo 22 anni, Papa Pio IX aveva perso tutta la su boria e arroganza e dopo aver massacrato ed esser stato complice degli austriaci in numerose impiccagioni di patrioti italiani era finalmente costretto ad ossevare il popolo italiano riprendere possesso della Città Eterna .
Il Regno d'Italia era incompleto senza la sua naturale capitale, ma ora ,anche se all'appello mancano ancora alcune terre irredente, l'Unità d'Italia si può definire completa e la nostra Patria era pronta alla sua ascesa a Stato dominante nel panorama mondiale , ascesa che la farà trovare pronta al momento della resa dei conti con lo storico nemico : l'Impero Austroungarico.
Oggi come allora, le cose non sono cambiate molto per fare l'Italia e riportarla ai suoi vecchi splendori culturali ed economici bisogna riappropriarsi di Roma ; nel 1871 Roma era occupata dalla Chiesa oggi invece è occupata da un branco di camerieri dell?alta finanza e dell' Unione Europea che vogliono la nostra morte .
Come dicevano i garibaldini prima e le camice nere poi "O Roma o Morte" a noi non interessa Bruxelles e l'Europa quella la lasciamo volentieri ai venditori di pentole come Salvini ,Meloni & company che tutto vogliono tranne il bene dell'Italia.
L'Italia si salva da Roma non da Bruxelles perchè il potere di farci uscire da questa trappola ce l'ha solo il parlamento italiano ; è l'unico potere che gli è rimasto ma può ancora salvarci fuori dall'europa saremo di nuovo padroni del nostro destino ed allora nessuno potrà più fermarci.
L'Unione Europea dev'essere distrutta
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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