Il 29 maggio 1848 ebbe luogo il Combattimento di Calmasino!
Nell' intento
di approvvigionare e liberare la Fortezza di Peschiera accerchiata dalle
truppe italiane, il Maresciallo Radetzki era uscito da Mantova,
dirigendosi col maggior numero delle sue truppe su Curtatone e
Montanara; allo stesso tempo aveva distaccato una colonna di
seimila uomini, affidandole l’incarico di attaccare gli italiani a
Calmasino, presso il lago di Garda.
A Calmasino oltre a
due Battaglioni del 3° Reggimento Brigata Piemonte, ed una Compagnia di
volontari studenti (Bersaglieri) accorsero anche molti volontari dai paesi limitrofi specialmente da Bardolino e nonostante la grande
superiorità numerica gli austriaci non riuscirono a sfondare le linee difensive italiane , le nostre truppe resistettero con fermezza e
coraggio tale che dopo parecchie ore di accanito combattimento riuscirono a
scompigliare le fila asburgiche dopodichè i nostri soldati sprezzanti del pericolo presero
arditamente l’offensiva e lanciandosi sul nemico alla baionetta
l’obbligano a ritirarsi in disordine, facendo un gran numero di
prigionieri.
I paesi limitrofi al lago di Garda furono gli ossi più duri per l'esercito austroungarico mentre a Verona la popolazione locale creò pochi problemi all'invasore, nella provincia le truppe imperiali oltre a dover affrontare l'esercito di re Carlo Alberto ebbero a che fare con una popolazione inferocita e decisa a tutto pur di liberarsi di loro.
Le popolazioni del Baldo-Garda pagheranno a caro prezzo la loro ribellione ma come sappiamo la liberazione delle nostre terre, italiane fin nel midollo , era solo rimandata .
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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