Il 5 dicembre 1746 a Genova Giovan Battista Perasso detto Balilla lanciò un sasso contro le truppe dell'esercito asburgico dando inizio alla rivolta popolare che porterà alla liberazione della città dagli austriaci.
Da settembre la città era sottoposta ad un pesante giogo e le truppe austriache sotto il comando del mercenario Antoniotto Botta Adorno ,che aveva forti motivi di rivalsa verso la libera Repubblica genovese, spadroneggiavano indisturbati ma la loro arroganza superò il limite quando pretesero di essere aiutati ad estrarre dal fango un pezzo d'artiglieria .
Ed è qui che entra in gioco il Balilla ,la tensione era alle stelle e il ragazzino prese il sasso e prima di lanciarlo gridò "che l'inse?" ( che in questo caso può essere tradotto con "La comincio?" ovvero "Volete che cominci [la zuffa? Eccovi accontentati!]" ) e questa fù la scintilla che fece insorgere la popolazione e nel giro di cinque giorni il presuntuoso Botta Adorno dopo aver promesso :"Ai genovesi lascerò solo gli occhi per piangere" fù costretto a lasciare la città per non farvi più ritorno esattamente come il padre.
L'Italia in questi ultimi anni vive una situazione molto simile a quella di Genova del 1746 oggi i connazionali al servizio dello straniero non si chiamano Botta Adorno ma Letta, Monti,Renzi,Tosi ,Bersani e Berlusconi ma la loro arroganza e quella dei loro padroni non è molto diversa da allora pensano di poter fare tutto senza subirne le conseguenze ,beh io vi dico cari i miei mercenari in giacca e cravatta, il popolo italiano è lo stesso che insorse a Genova nel 1746 o a Milano nel 1848 e ora gli italiani sono al limite della sopportazione ,"Il dado è tratto" anche voi avete superato il limite e presto o tardi arriverà un altro Balilla a infiammare gli animi ed allora finalmente pagherete le conseguenze delle vostre azioni.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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