Venezia 17 marzo anno domini 1848
Dopo la rivoluzione siciliana di gennaio , prima ancora di Zara e di Milano (le
famose 5 giornate) la popolazione di Venezia insorse contro l'invasore
austriaco cacciandolo dalla città.
La prima azione dei rivoltosi fù liberare dal carcere i Patrioti Daniele
Manin e Niccolò Tommaseo che pochi giorni dopo formeranno un governo
provvisorio . La Repubblica adotterà il Tricolore con il leone di San
Marco come bandiera ed entrerà in guerra assieme al Regno di Sardegna .
in luglio il parlamento veneziano deciderà l'annessione allo stato
piemontese riconoscendo Carlo Alberto di Savoia come Re.
Le sorti della guerra furono sfavorevoli ai Savoia ma le città non nè
vollero sapere di far rientrare gli austriaci e vennero tutte assediate e
furono tutte ben presto costrette alla resa, tutte tranne Roma e
Venezia che resistettero ad oltranza anche perchè in queste città erano
accorsi soldati di TUTTA la penisola. Con questo proclama Manin chiamò a
raccolta gli italiani:
A Venezia in particolare vi erano due contingenti napoletani uno di 2500
uomini comandato dal colonnello Ulloa a difesa di Forte Marghera e uno
di 2000 effettivi comandato dal generale Pepe a difesa della città.
Dopo la resa di Roma il 4 luglio 1949, Venezia rimase l'ultimo Tricolore
a sventolare sul suolo italico e si arrese solo dopo aver esaurito
viveri ,munizioni e anche dopo lo scoppio di un'epidemia di colera.
I veneziani di allora avevano ancora vivo il ricordo della Serenissima
eppure lottarono per l'Italia non per se stessi poichè erano ben consci
che l'italianità era da sempre dentro di loro e dentro a tutti gli altri
abitanti della penisola e nel momento del bisogno quest'unione
spirituale che legava tutti gli italiani è sempre venuta fuori , era
successo nell'epoca dei comuni, nelle guerre napoleoniche e nel 1848 era
giunto il momento di dare uno Stato ad un popolo che ,contrariamente a
quello che dicono leghisti e neo-borbonici, era sempre stato unito
magari diverso,eterogeneo ma unito e quindi italiani non fatevi ingannare i nostri avi hanno combattuto e
sono morti per ridarci una Patria liberandola dallo straniero e anche
oggi il nemico è sempre lo straniero non l'Italiano .
Se abbiamo dei traditori, li processeremo ma non dobbiamo svendere
l'Italia alla finanza speculativa dell'Unione Europea per colpa di due
traditori ,perchè lo straniero farà ciò che ha sempre fatto: sfruttare
le nostre risorse sottomettendo la popolazione civile.
L'Italia è la nostra Patria e il Veneto ne è parte integrante non c'è Italia senza Veneto ,non c'è Veneto senza Italia.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale
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