Il 27 gennaio 1924 venne firmato il Trattato di Roma che sanciva definitivamente l'annessione di Fiume all'Italia.
Il governo italiano ,presieduto da Benito Mussolini aveva concluso l'opera inziata con la prima guerra mondiale e finalmente i sacrifici dei combattenti della Grande Guerra e dei legionari fiumani di D'Annunzio erano stati ricompensati : Fiume era Italiana !!!
Alla fine della prima guerra mondiale alla conferenza di pace di Parigi i rappresentanti italiani non seppero far valere le giuste rivendicazioni italiane, previste dal Patto di Londra ,ma non rispettate dagli alleati e soprattutto dalla prepotenza americana.
L'Italia ricevette solo l'Istria mentre Fiume e Dalmazia subirono una sorte diversa e quindi cominciò a diffondersi in Italia il malcontento per la "Vittoria Mutilata" e Gabriele D'Annunzio a capo di 2.600 legionari marciò su Fiume proclamandone l'annessione al Regno d'Italia.
I legionari furono oggetto di molte minacce da parte del governo italiano ma furono tutte spedite al mittente, il che portò all'assedio della città da parte dell'esercito italiano.
I legionari di D'Annunzio riusciranno però a resistere per oltre un anno grazie anche ai finanziamenti raccolti in Italia da Benito Mussolini, ma quando il 12 novembre 1920 il governo Giolitti firmò il Trattato di Rapallo che istituiva lo Stato Libero di Fiume, D'Annunzio rifiutò di lasciare la città che il 24 dicembre dello stesso anno venne bombardata dal Regio Esercito uccidendo 50 uomini e costringendo il Vate alla resa.
Oggi a distanza di 90 anni le cose non sono cambiate; il governo italiano sà essere severo e ligio alle regole solo con i suoi cittadini ed è sempre disposto a massacrarli per assecondare le volontà di altri stati che da sempre hanno ostacolato e spesso insidiato l'esistenza del popolo italiano.
Finchè non ci saremo liberati di questi mercenari al servizio dello straniero l'Italia non potrà tornare ad occupare il ruolo di potenza che le spetta e che ha sempre occupato.
Luca Tamburini
Movimento Sovranità Difesa Sociale
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