domenica 26 aprile 2015

Divisione Ariete : le truppe corazzate d'Italia

« Carri armati nemici fatta irruzione a sud. Con ciò "Ariete" accerchiata. Trovasi circa cinque chilometri nordovest Bir el Abd.
carri "Ariete" combattono! »
(El Alamein, 3 novembre 1942, ore 15.30)

Questo fù l'ultimo messaggio mandato dal comando di divisione ai comandi superiori nella Battaglia di El-Alamein la Divisione Ariete dopo aver dato prova di grande coraggio e spirito di sacrificio combattè fino all'ultimo carro armato e fu completamente distrutta.
Così si concludeva la storia di una delle divisioni italiane più famose e temute.
Combattè in Africa settentrionale e per tutto il 1941 insieme ai panzer tedeschi furono la spina nel fianco dell'esercito inglese che venne ripetutamente sconfitto.
Fondamentale fu il suo apporto nella battaglia di Bir El Gobi nella quale sconfisse per ben due volte l'esercito britannico  prima a fine novembre 1941 poi ai primi di dicembre giungendo in aiuto dell'eroico Reggimento Volontari Giovani Fascisti che aveva respinto e offensive inglesi per ben 3 giorni e rifilando una schiacciante scofittà all'esercito di sua maestà Britannica.
I mezzi dell'Ariete erano di ottima qualità ma numericamente scarsi e durante la seconda battaglia di El-Alamein quando i mezzi scarseggiavano sempre più e i rifonimenti erano bloccati dagli inglesi gli uomini dell'Ariete dovettero contrastare le truppe corazzate anglo-americane con il soli carri leggeri.
Vennero completamente annientati.
Come tutti gli altri soldati d'Italia anche gli uomini dell'Ariete fecero il loro dovere fino in fondo, e pur sapendo di andare incontro alla disfatta non ebbero esitazioni si arresero solo quando non avevano più nessun mezzo per combattere e infatti i reduci dell'Ariete furono molto pochi perchè pochi sopravvissero alla Battaglia di El-Alamein .
Erwin Rommel dopo la battaglia scrisse:
« Con l′Ariete perdemmo i nostri più anziani camerati italiani, ai quali, bisogna riconoscerlo, avevamo sempre chiesto più di quello che erano in grado di dare con il loro cattivo armamento »

Io ho la fortuna di conoscere un reduce della Divisione Ariete e quando lo guardi negli occhi ti rendi conto di parlare con un grande uomo grandezza derivante dall'aver fatto il suo dovere fino in fondo e di non aver mai rinnegato il suo credo nemmeno nei tre anni di prigionia inglese.
Caduti della Divisione Ariete
PRESENTI !!!

Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale

venerdì 17 aprile 2015

Cancellare la Storia

"Bisogna abbattere quella colonna al Foro Italico con la vergognosa scritta 'Mussolini dux', quella è ora di abbatterla!" 
Laura Boldrini

Non è una novità che i servi dell'alta finanza specialmente quelli di sinistra vogliano riscrivere e cancellare la storia, ma è la prima volta che un simile proposito viene da una delle prime 4 cariche dello Stato italiano.
E' evidente che Mussolini a 70 anni dalla sua morte fà ancora paura e soprattutto fanno paura le sue idee rivoluzionarie ma se la Boldrini si illude di far dimenticare quelle idee abbattendo un monumento si sbaglia di grosso. 
Tutto ciò che lei e i suoi padroni possono fare ,e purtroppo ci stanno riuscedo, è distruggere la società civile e di conseguenza la comunità e il nostro stile di vita.
Detto questo una simile affermazione dimostra quanto si sia imbarbarito il nostro popolo a causa della colonizzazione americana e inglese poichè loro erano ,sono e sempre saranno dei barbari e vogliono imporre la loro barbarie al resto del mondo come diceva Ezra Pound :
L'usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni bellezza.”

Cara Boldrini "vent'anni di fascismo nessuno potrà cancellarli dalla storia d'Italia" perchè il fascimo non fù un obelisco al Foro Mussolini, non fu il Monumento alla Vittoria di  Bolzano quelli sono "solo" monumenti; il fascismo fu idea che diventa azione , fu la riforma della scuola di Gentile, fu la battaglia del grano per l'indipendenza alimentare dell'Italia , fu l'istutizione dell'INAIL e la riforma dell'INPS , fu gli assegni famigliari, fu il codice civile del 1942 ancor oggi vigente, fu la tredicesima, il TFR ,la Carta del Lavoro e mi fermo qui perchè altrimenti mi servirebbe un'enciclopedia.
Questo era il fascimo e le idee che portava avanti non sono morte col Duce nè con i suoi gerarchi quelle idee non moriranno mai e i vent'anni di governo Mussolini si potranno cancellare solo previa distruzione totale della nostra società civile ed è proprio questo il suo obbiettivo signora Boldrini ma le assicuro che presto o tardi la società si ribellerà e le idee del fascimo torneranno a tormentare l'alta finanza , le idee camminano sulle gambe degli uomini abbiamo solo bisogno di uomini nuovi.

Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale

martedì 14 aprile 2015

Fabrizio Quattrocchi : figlio d'Italia

https://www.youtube.com/watch?v=kxtBa8PbCh0
 28 aprile 1945
Francesco Maria Barracu rivolto al plotone d'esecuzione, percuotendosi il petto all'altezza del cuore disse "Qui dovete sparare: io sono una medaglia d'oro!"

14 aprile 2004
"Vi faccio vedere come muore un'italiano"

E' vero Quattrocchi non è Barracu ,non ha dedicato tutta la sua vita alla Patria morendo poi per essa ma all'Italia Fabrizio ha dedicato il suo ultimo pensiero; non ha pregato ,non ha supplicato anche lui ha chiesto di potersi togliere la benda per guardare in faccia i suoi assassini  ovviamente come nel '45 i vigliacchi non glielo hanno concesso sparandogli subito dopo.
C'è chi lo chiama eroe ,chi lo chiama assassino e chi mercenario la verità probabilmente stà nel mezzo ; sicuramente per fare il suo lavoro ci voleva coraggio e carattere e quando si lavora solitamente lo si fà anche per essere pagati come tutti gli altri lavoratori ;il termine eroe forse è esagerato ma si sicuro non era un criminale era un lavoratore e come tale merita rispetto, faceva un lavoro rischioso in un luogo pericoloso sapeva i rischi che correva , qualcuno obbietta che sul lavoro muoiono persone tutti i giorni, ma se tu sai che stai per morire e prima di essere assassinato ti viene in mente solo di rivendicare con orgoglio la tua italianità allora forse sei veramente un eroe e la nostra Patria ha un estremo bisogno di gente come te.
Riposa in pace Fabrizio.

Fabrizio Quattrocchi
PRESENTE !!!!

Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale