« Carri armati nemici fatta irruzione a sud. Con ciò "Ariete" accerchiata. Trovasi circa cinque chilometri nordovest Bir el Abd.
carri "Ariete" combattono! »
(El Alamein, 3 novembre 1942, ore 15.30)
Questo fù l'ultimo messaggio mandato dal comando di divisione ai comandi superiori nella Battaglia di El-Alamein la Divisione Ariete dopo aver dato prova di grande coraggio e spirito di sacrificio combattè fino all'ultimo carro armato e fu completamente distrutta.
Così si concludeva la storia di una delle divisioni italiane più famose e temute.
Combattè in Africa settentrionale e per tutto il 1941 insieme ai panzer tedeschi furono la spina nel fianco dell'esercito inglese che venne ripetutamente sconfitto.
Fondamentale fu il suo apporto nella battaglia di Bir El Gobi nella quale sconfisse per ben due volte l'esercito britannico prima a fine novembre 1941 poi ai primi di dicembre giungendo in aiuto dell'eroico Reggimento Volontari Giovani Fascisti che aveva respinto e offensive inglesi per ben 3 giorni e rifilando una schiacciante scofittà all'esercito di sua maestà Britannica.
I mezzi dell'Ariete erano di ottima qualità ma numericamente scarsi e durante la seconda battaglia di El-Alamein quando i mezzi scarseggiavano sempre più e i rifonimenti erano bloccati dagli inglesi gli uomini dell'Ariete dovettero contrastare le truppe corazzate anglo-americane con il soli carri leggeri.
Vennero completamente annientati.
Come tutti gli altri soldati d'Italia anche gli uomini dell'Ariete fecero il loro dovere fino in fondo, e pur sapendo di andare incontro alla disfatta non ebbero esitazioni si arresero solo quando non avevano più nessun mezzo per combattere e infatti i reduci dell'Ariete furono molto pochi perchè pochi sopravvissero alla Battaglia di El-Alamein .
Erwin Rommel dopo la battaglia scrisse:
« Con l′Ariete perdemmo i nostri più anziani camerati italiani,
ai quali, bisogna riconoscerlo, avevamo sempre chiesto più di quello che
erano in grado di dare con il loro cattivo armamento »
Io ho la fortuna di conoscere un reduce della Divisione Ariete e quando lo guardi negli occhi ti rendi conto di parlare con un grande uomo grandezza derivante dall'aver fatto il suo dovere fino in fondo e di non aver mai rinnegato il suo credo nemmeno nei tre anni di prigionia inglese.
Caduti della Divisione Ariete
PRESENTI !!!
Luca Tamburini
Movimento Sovranità e Difesa Sociale
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